mercoledì 10 marzo 2010

Un metodo inopportuno !


Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9 della Legge 270 - 21 dicembre 2005, sono stati “nominati” 110 scrutatori per i 28 seggi elettorali delle imminenti elezioni comunali.
Si nominati, perché l'attuale legge elettorale italiana, scritta dal Ministro Roberto Calderoli e dallo stesso definita in un'intervista «una porcata» per poi essere denominata Porcellum dal politologo Giovanni Sartori, questo prevede avendo abrogato il “sorteggio”, metodo utilizzato sino a quel momento. Anche se la Legge
non impediva e non impedisce, in piena autonomia delle Commissioni Elettorali, di continuare ad utilizzare il vecchio metodo.
L’idea ispiratrice di tale modifica è stata il voler garantire un’equa composizione nei seggi elettorali al fine di tutelare Maggioranze ed Opposizioni. Qualcuno poi ha inteso attribuirle, per giustificare l’ingiustificabile, anche un un’ulteriore aspetto “nobile”, cercando di dare una valenza sociale, spiegandoci che con la nomina si sarebbe potuto favorire particolari categorie disagiate.
Ma l’uso che in genere se ne è fatto si è ispirato a questi principi di equità, garanzia e di valenza sociale ?
Dal 2005 ad oggi in tutt’Italia, in ogni tornata elettorale, il problema è balzato all’attenzione generale e in tanti hanno riproposto il ritorno al sorteggio, da farsi magari anche solo fra i rientranti in quelle categorie disagiate che giustamente si vorrebbe agevolare (disoccupati, studenti e soggetti a basso reddito), evidenziando il rischio di un uso improprio e strumentale dell’attuale metodo basato sul “potere di nomina”.
A Galatina non si è ritenuto di dover mantenere il sistema a sorteggio. Tutto secondo la Legge, nessuna obiezione giuridica, ma permetteteci di manifestare il disagio per un’inopportunità di taluni comportamenti.
Focalizziamo il punto iniziando col dare un nome ai componenti attuali della Commissione Elettorale che è previsto sia composta da un Presidente, nella persona del Sindaco o, come nel nostro caso, del Commissario Prefettizio, e da consiglieri che rappresentino, a garanzia di tutti, Maggioranza ed Opposizione; quindi oltre a S.E. Dott. Capuano, che la presiede, tale Commissione è composta oggi dagli ex consiglieri Guido, Lagna e Coluccia.
Abbiamo massima fiducia nelle persone e non dubitiamo minimamente che nell’ effettuare le nomine siano stati utilizzati criteri e parametri per valutare esclusivamente l’eventuale condizione di disagio dei candidati, quindi sicuramente non si sarà tenuto conto dei cognomi dei candidati o di eventuali sponsorizzazioni politiche e non immaginiamo nemmeno che qualcuno abbia potuto pensare di utilizzare tali nomine per favorire parenti, amici, simpatizzanti del proprio schieramento politico o anche solo per crearsi consenso.
Però, anche in uno spirito di estrema fiducia, non possiamo non sollevare alcune obiezioni :
perché non rendere pubblici i criteri utilizzati per le scelte, a garanzia che l’operato della Commissione ha concretamente rispettato lo spirito di tutela generale che la Legge Le richiedeva ?
è stato opportuno che un candidato Sindaco facesse parte di tale Commissione “nominatrice” ?
è stato opportuno che un consigliere dimissionario dell’ex Maggioranza che ha contribuito fattivamente alla caduta della precedente Amministrazione e che, non essendosi ripresentato quale candidato in nessuna veste, oggi non è chiaro a garanzia di quale parte politica agisca, faccia parte di tale Commissione “nominatrice” ?
No, per noi è stato per lo meno inopportuno e i componenti della Commissione Elettorale avrebbero dovuto all’unanimità decidere di effettuare la selezione degli scrutatori nel modo più trasparente possibile, mediante sorteggio pubblico o in alternativa dimettersi.
Ribadiamo, nulla di giuridicamente rilevante, ma vogliamo evidenziare il “metodo”, quello di una politica priva di sensibilità, sempre più prepotente ed indifferenze alle esigenze di garanzia che il caso richiedeva nel rispetto di tutti i galatinesi, anche quelli di parte avversa.

Galatina in Movimento

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